Festa mondiale dei gatti: Istanbul è la città dei felini

Nella città dei gatti, Istanbul, troverete il punto d’incontro fra i sapori tradizionali della cultura orientale e occidentale

gatti-istanbul_viaggioAndare a Istanbul significa perdersi per le strade, in compagnia dei suoi gattia-istanbul
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Se esiste una città dei gatti, questa è sicuramente Istanbul. La famosa porta fra Oriente e Occidente, infatti, ospita da secoli diverse colonie di questi felini. In vista del World Cat Day, il prossimo 8 di agosto, anche se in Italia la data più celebrata è il 17 febbraio (la cosiddetta Festa del Gatto), rendiamo omaggio alla grande passione dei turchi per i gatti. Istanbul, inoltre, seguendo le orme di questi felini, ci mostra i suoi piatti tradizionali e i suoi migliori ristoranti.

Seguendo i gatti, Istanbul mostra il suo lato più tenero

Se i cani sono meno frequenti per le strade di Istanbul, i gatti sono i padroni dei quartieri di questa città turca. Vengono letteralmente adorati, accarezzati, coccolati e, ovviamente, cibati da tutti gli abitanti. La maggior parte sono randagi ma non gli manca niente. Ovunque, per le strade, si possono trovare piccoli rifugi a misura di gatto, piattini colmi di cibo e scodelle per dissetare questi felini così indipendenti.

Cosa visitare a Istanbul se si è amanti dei gatti? Oltre a perdersi per le sue strade e a stupirsi davanti alla vista dei suoi più bei monumenti come la Moschea Blu, una delle attrazioni più curiose, per gli stessi abitanti della città, è la statua di un gatto di quartiere, chiamato Tombili. Con questo piccolo monumento, i turchi hanno voluto ricordare questo felino, ritraendolo nella posa in cui era solito oziare sul marciapiede.

Dire che gli abitanti di Istanbul siano letteralmente innamorati di questi felini, quindi, non è un’esagerazione. Pare che un detto turco dica "Se hai ucciso un gatto, devi costruire una moschea per essere perdonato da Dio”. In generale, gli abitanti di Istanbul preferiscono prendersi cura dei gatti direttamente in strada, evitando di chiuderli in casa, lasciandoli vivere in piena indipendenza, ma sempre pronti a rispondere alle loro fusa o ai loro miagolii: sono i gatti che scelgono la loro famiglia, e non viceversa, pur restando randagi.

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Kedi, la città dei gatti: un documentario che mostra un legame indissolubile

Non è un caso, dunque, che sia nato “Kedi, la città dei gatti”, un documentario della regista turca Ceyda Torun che segue la storia di diversi gatti di Istanbul, dando un punto di vista completamente diverso su questa città, mostrando il lato più sentimentale dei suoi abitanti, ben oltre i monumenti e le attrazioni turistiche. Sette gatti con sette personalità diverse, proprio come diverse sono le personalità Istanbul, una città da scoprire come se fosse una preziosa matrioska.

Nel corso dei secoli, le navi che hanno gettato l’ancora nel porto di questa città turca, infatti, hanno lasciato scappare dal loro interno tanti gatti di specie diverse. Uno dei protagonisti del documentario “Kedi, la città dei gatti”, viene adottato dal proprietario (o è il gatto ad averlo adottato?) di un ristorante sul mare per continuare quello che era il lavoro di questi felini sulle navi: dare la caccia ai ratti.

Chi decide di visitare la città turca potrà trovare ovunque i gatti. Istanbul li protegge nei monumenti come la spettacolare Santa Sofia, per le strade dei mercati delle spezie, all’entrata degli hotel e fra le gambe dei tavoli dei ristoranti. I gatti, infatti, sono fra i “clienti” più affezionati dei ristoranti della città turca, per questo, possiamo scoprire insieme a questi inseparabili compagni di viaggio i migliori posti in cui mangiare i piatti tradizionali di Istanbul.

Andare a Istanbul vuol dire lasciarsi inebriare dai suoi sapori

I monumenti e le sedie dei bar sono occupate da questi felini che si comportano proprio come i padroni della città. Sonnecchiano tranquillamente sui cuscini, chiedono cibo ai clienti con spavalderia e aspettano di essere coccolati o lasciati in pace, a seconda del momento. Seguendo i passi di questi felini, facciamo un rapido giro fra le specialità di Istanbul per scoprire alcuni dei ristoranti più raccomandati per degustarle.

Quando si parla del cibo turco, tutti pensano immediatamente al kebap. Effettivamente, è una delle specialità che si possono trovare ovunque. Tuttavia, bisogna ricordare che, oltre a poter scegliere il tipo di carne, principalmente manzo, agnello o pollo, esistono diverse preparazioni, ad esempio il döner o l’iskeder. Fra i locali più raccomandati, in cui assaporare finalmente il vero kebap, troviamo il Dönerci Şahin Usta o il Siirt Şeref Büryan Kebap Salonu. Se continuate ad avere voglia di carne potete provare le saporitissime polpette speziate, le köfte, da gustare, per esempio, nel Köfteci Arnavut.

Andare a Istanbul non vuol dire mangiare solamente carne. Ci sono anche specialità a base di pesce, soprattutto se ci si avvicina al ponte di Galata, dove i sempre presenti pescatori lanciano la loro esca per catturare quei pesci che verranno rivenduti a pochi metri di distanza. In questa zona, è imprescindibile assaporare il “balik ekmek”, il panino a base di pesce grigliato o fritto. Le specialità di pesce, inoltre, continuano nel quartiere dei pescatori, Kumkapi.

In un viaggio a Istanbul è fondamentale provare piatti tipici come il kebap

Chi preferisce qualcosa di più leggero, magari principalmente a base di vegetali, può lasciar volare la fantasia scegliendo il ripieno delle “kumpir”, le patate arrosto da riempire con formaggi e altri ingredienti. Immancabili in ogni menù turco che si rispetti, invece, sono le dolma, dei piccoli involtini di riso coperti da foglie di vite e ripieni di diversi tipi di ingredienti vegetali. Chi sente un po’ la mancanza dell’Italia può provare il “lahmacun”, la pizza turca, uno strato sottile di pane farcito con diversi ingredienti, dalla carne agli ortaggi.

Per uno spuntino rapido, invece, non lasciatevi scappare i chioschi presenti in ogni piazza o strada, magari mentre vi perdete per la città seguendo i miagolii di un gatto. Istanbul, infatti, offre una vasta gamma di piatti di strada, dalle pannocchie di mais alle castagne, fino ad arrivare alle cozze al limone, tutto da provare, per esempio, nei pressi di piazza Taksim.

Non bisogna dimenticare che, sia per strada che in qualsiasi bar o ristorante, è possibile provare le bibite tradizionali turche. Passeggiando, è possibile dissetarsi, spendendo poche “lire”, con un succo d’arancia o di melograno spremuto al momento. Per accompagnare i pasti, invece, si può scegliere un ayran, lo yogurt salato da bere, un raki o il kavhe, il tipico caffè turco.

Nonostante non siano gli unici dolci tipici, non si può fare un viaggio a Istanbul senza provare due specialità, la baklava e il lokum. La baklava è un dessert a base di pasta fillo, miele e frutti secchi, soprattutto pistacchi, diffuso in gran parte del mediterraneo. Le vetrine delle pasticcerie mettono in bella mostra questa dolcissima specialità ma, una delle baklava più raccomandate è quella di Karakoy Gulluoglu. Il lokum, denominato anche “delizie turche”, infine, sono cubetti gelatinosi a base di zucchero con aroma di rosa, limone o altri ingredienti, che si possono gustare, per esempio, nella pasticceria Koska Helvacisi.

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